C'era una volta un viaggiatore che...... ops scusate, questa è un'altra storia! Correva l'anno 2020 e, a causa di una pandemia che colpì l'intero pianeta, in Italia, una piccola penisola al centro d'Europa, i "cattivi regnanti" decisoro di creare e divulagare una app che permetteva a tutti coloro che la avessero installata, di verificare se nei paraggi erano presenti persone infette da questo terrivile virus chiamato COVID-19 che in pochi mesi aveva fatto centinaia di migliaia di vittime in tutto il mondo. Lo scopo di questa app, tanto odiata da parte del popolo italiano, aveva come unico scopo proteggere la salute dei cittadini e, cosa assai normale, diminuire i contagi riducendo drasticamente la spesa pubblica per la sanità che dal mese di febbraio 2020 a maggio 2020 aveva subito una impennata come mai era accaduto nella storia d'talia. La popolazione, sentendo minacciata la sua privacy, insorse con gran forza e determinazione a tal punto che il Conte d'Italia lasciò alla gente la facoltà di decidere se installare o meno questa terribile app che avrebbe messo in serio pericolo la privacy di ogni singolo individuo tracciando e geolocalizzando i suoi spostamenti. In quel periodo, il malumore degli italiani era talmente forte che si lessero terribili scritte, anche sui social network, nei confronti dei loro amici "virtuali" spesso mai visti ne sentiti e che sicuramente non avrebbero mai conosciuto ed incontrato personalmente: "Rimuovimi immediatamente dai tuoi amici se hai installato l'app Immuni!" Tuttavia, la Duchessa Katia di Sasso Pisolo, un piccolo ducato situato nell'entroterra toscano, per far comprendere quanto questa app non fosse più dannosa di "altro" per la salute della privacy, scrisse di suo pugno una breve letterina indirizzata ad un carissimo e stimatissimo amico virtuale, mai sentito ne conosciuto personalmente (e che non avrebbe mai sentito ne conosciuto personalmente) che
C’era una volta un viaggiatore che…… ops scusate, questa è un’altra storia!