Seconda tappa Asiatica per Federica e Lucien: Sud India

India. Dicono che o la ami o la odi. Noi abbiamo sia odiato che amato! La gente, il traffico, gli odori, i colori. Tutto ci ha travolto, spossato, stupito, lasciato a bocca aperta e naso chiuso.

Un mix che da spiegare a parole è quasi impossibile, ma ci proverò!

Itinerario:

  1. Bangalore
  2. Mysore
  3. Hampi
  4. Goa
  5. Mumbai

1. Bangalore

Bengaluru, capitale del Karnakata e terza città più grande dell‘India con i suoi 8 milioni di abitanti. Avete presente quando ci svegliamo di scatto con la sensazione terribile di cadere nel vuoto? Passare dal sogno di palme e sorrisi srilankani e trovarsi catapultati qui é stato più o meno così.

Fra le strade ci si stordisce degli odori più disparati: dall‘incenso all‘urina di chi liberamente fa pipì per strada (solo uomini). Per le donne alzare quei meravigliosi vestiti colorati e luccicanti con i fiori profumati tra i capelli non sarebbe consono. I negozianti qui sono senza filtri o retrobottega. Tutto viene svolto a cielo aperto, sui marciapiedi a volte. Abbiamo macinato più di 15 km a piedi e vissuto la città passando accanto a chi smista le foglie di banano sul marciapiede. Abbiamo sentito girare la ruota che schiaccia le canne da zucchero per estrarne il succo dolce e ancora accanto abbiamo visto come smistare l‘immondezza in sacchi di juta a mani libere, rovistando qua e la in montagne di plastica e resti di cibo.

In questa magica India gli indovini sono ovunque. La gente cerca conforto nelle parole dettate dalla lettura del palmo della mano o dei piedi e questo avviene sia in stanze allestite per il rito ma anche semplicemente sul marciapiede in mezzo ai passanti. Bangalore ha però anche un‘altra faccia.
Nella zona delle università luci e palazzi ci si stagliano davanti come funghi. Negozi e locali pieni di persone vestite come fossero appena uscite da una rivista di moda. E in questa parte della città la magia svanisce per dare spazio alla tipica città all‘avanguardia.

Le mucche in India si sa , sono sacre e sono ovunque. Lo si vede nei filmati alla tv o sui documentari. Quello che non ci aspettavamo era che essendo talmente integrate nella città, uno passeggia e quasi nemmeno si rende conto di averne una accanto talmente sono docili e serene. Uno quasi quasi rischia di girarsi a chiedere loro informazioni se non sta attento! I passanti le venerano e hanno sempre una banana o un pezzo di Naan in più ( pane indiano buonissimo) per lasciarlo alle mucche di passaggio.

2. Mysore

Da Bangalore abbiamo preso il treno express che dura 3 ore . Consiglio le app : Ixigo e Redbus. Con queste potrete prenotare i biglietti in anticipo scegliendo una delle 8 classi diverse ( un botto , lo so). La classe migliore é la 2A per viaggiare low cost e stare comodi la notte, mentre per viaggi brevi consigliamo la classe CC. Prendere il biglietto direttamente in stazione é difficile e non sempre si trovano. Consiglio: prenotare sempre uno o due giorni prima !

Anche a Mysore ci sono due parti: quella rimasta ferma nel tempo con caprette che pascolano per strada e Baba che passeggiano in attesa di una consultazione o una benedizione da poter offrire. Poi c‘e la parte dei locali, pub e ristoranti molto più nuova e frequentata da turisti.
Mysore é famosa per tre cose: olio e legno di sandalo, seta e incenso. In città troverete varie casette nelle quali producono i bastoncini di incenso. Noi ne abbiamo visitata una: li veniamo avvolti dall‘odore intenso di un incenso ben diverso da quello che accendevamo in casa ogni giorno che dopo 15 minuti si spegneva. Una donna é seduta a terra e rolla su dei bastoncini di bambù una strana pasta. Ci spiegano che é il primo step di un lungo processo per creare l‘incenso che brucerà per almeno un‘ora: la pasta é composta da olio di sandalo, carbone, olio di mandorla, miele ed acqua. Quando il bastoncino ha uno strato abbastanza spesso, si passa al successivo, con una velocità impressionante. Al giorno questa donna riesce a finire 6000 bastoncini. Questi ultimi vengono messi ad essiccare per 3 giorni. Dopo vengono intrisi di oli naturali profumati di sandalo, gelsomino, menta e decine di altre fragranze. Solo dopo altri 20 giorni di essiccazione l‘incenso sarà pronto.

Abbiamo trascorso la maggior parte del tempo a passeggiare passando tra i vari mercati di frutta e verdura gremiti di gente. A Mysore vengono offerti anche tanti corsi di Yoga e ci sono diversi ashram , luoghi in cui si può dormire e mangiare con degli orari prestabiliti e in cui si passano le giornate tra yoga e meditazione.

Abbiamo preso un motorino per un giorno e siamo saliti a Chamundi Hill. Li potrete trovare una chiesa enorme con all‘interno dipinti super colorati e kitch, molto diversa rispetto alle nostre. Inoltre ci sono vari templi da visitare nei quali incontrerete numerose scimmiette.

Il mastodontico Mysore Palace lo abbiamo visto per puro caso nel giorno giusto: puntualmente alle 19 di ogni domenica sera vengono accese 9700 lampadine che illuminano centinaia di spettatori pieni di stupore . ( non é un numero a caso, sono proprio 9700).
Il giorno dopo abbiamo visitato il palazzo. Le stanze aperte sono poche ma impressionanti!
Consiglio: evitate di andarci la domenica o il sabato mattina : sarà pieno di turisti indiani che non amano fare le file e sarà difficile fare i biglietti e consegnare le scarpe all’entrata!

3. Hampi

Siamo arrivati con un treno notturno molto più comodo di quanto ci aspettassimo. È molto difficile spiegare a parole l’energia che questo complesso di storia ti trasmette. Hampi è la città sacra per eccellenza del Sud India , e insieme a Varanasi ( Nord India ), sono le città più frequentate da pellegrini induisti e non, da tutto il mondo. Ci sono più di 1600 templi sparsi per le colline di granito su cui sorgeva un tempo il fulcro più importante per gli induisti, fatto di bazar e luoghi per meditare e pregare.

I pochi abitanti rimasti (2600 circa) dopo l’attacco dei musulmani che distrussero la città, vivono come fermi nel tempo. Fuori dalle case ci sono spezie esposte al sole per l’essiccazione. I pastori con il loro bastone riempiono le vie con i loro buoi e bufali. Le donne spazzano sulla terra con le scope fatte di rami secchi e lungo la strada si sente il profumo delle risaie lavorate da uomini e donne sotto il sole cocente. Chi vuole visitare i templi, prima di pregare si purifica con l’acqua del fiume sacro che passa in mezzo alla città. Hampi non è solo famosa per la città archeologica conservata perfettamente nel tempo, divenuta patrimonio dell’UNESCO.

Le colline di granito sembrano essere state addobbate dai giganti con i loro massi enormi che stanno in un equilibrio inspiegabile e scalatori da tutti il mondo vengono a sfidare l’impresa di scalarli. La particolarità di queste conformazioni é data dal fatto che questa città non è mai stata sotto il livello dell‘acqua.
Noi siamo stati 4 giorni e 3 notti alloggiando dalla parte opposta del fiume.
Altre attività oltre i templi:
– Sanapur Lake
– Sunset Point.
Consigliamo di prendere uno scooter solo dall‘altra parte del fiume rispetto alla fermata del bus. Li non ci sono le tasse e potrete affittarne uno trattando un po il prezzo.

4. Goa

Abbiamo viaggiato con il bus notturno stavolta. Consiglio: mai prendere il letto fi sopra! Sentirete ogni buca.
Famosa per essere capitale Indiana di hippie e movida, Goa ci ha regalato e tolto emozioni. Consigliamo di andare in alta stagione se volete avere sole e mare pulito Noi abbiamo fatto una caccia al tesoro cercando le spiagge promesse sui siti e i consigli di altre persone ma dal Nord fino a Panaji, tra Anjuna Beach fino a Bambolim Beach passando per Calangute e Dona Paula Beach abbiamo trovato solo un mare marrone mosso e tanta , tantissima plastica sulla spiaggia, complice la bassa stagione.

Goa però si é fatta perdonare regalandoci siti di interesse storico come la torre di St. Augustin che sta in piedi per miracolo con la sua unica maestosa facciata. Si trova incastonata in un monastero che nel 1500 fu costruito e ampliato con altari, tunnel camere e chiese e chissà quali altre stanze nascoste dalla vegetazione che gelosa della bellezza del complesso se ne é appropriata in parte.

La sera in spiaggia sembra di stare a Ibiza. Goa cambia faccia e regala discoteche e pub aperti fino alle 5 del mattino per indiani e turisti da tutto il mondo ,ogni giorno!!
Per quanto riguarda la storia: gli imponenti forti di Aguada e Reis Magos in piedi dal 1600 ti ricordano quanto questa zona possa essere tempio di storia, influenzata dallo stile portoghese e piena zeppa di casette colorate sparse qua e la . A Panaji, capitale di Goa, non perdetevi:

  • Immacolate conception church
  • Mandovi Bridge
  • Old Goa

Consigliamo a chi vuole fare il bagno in bikini la parte Sud di Goa o il Kerala!

5. Mumbai

Siamo arrivati a Mumbai con un bus notturno. Consiglio: portarsi sempre una federa e un lenzuolo in più. Molto bus vi daranno cuscini e lenzuola da incubo. Con le piccole accortezze il viaggio sarà più comodo e piacevole! Ci sono moltissime lenzuola da viaggio che possono stare comodamente nello zaino!

Mumbai é la città dei contrasti. 23 milioni di persone di ogni classe sociale, dalla più bassa , come quelli che vivono in uno dei quartieri più poveri del mondo, il Dharavi Slum nel quale vivono circa 1 milione di persone, alla classe sociale più alta fatta di persone che vivono in grattacieli alla moda e vanno al Phoenixpalladium, centro commerciale immenso in parte coperto e in parte non, con all‘interno cinema, ristoranti e moltissimi negozi costosi e non.

Passiamo tra vari monumenti in stile inglese, davanti alla fontana Flora e arriviamo al Gateway of India! Una grandissima porta sul mare, costruita nel 1900 dagli inglesi . Davanti al Gateway vediamo anche il famoso Hotel costruito dalla famiglia più ricca d’India usato per il film Hotel Mumbai dedicato agli attacchi terroristici del 2008.

A Mumbai non perdetevi le bontà dello street food: il famoso sandwich di Mumbai con un sacco di roba dentro viene offerto in ogni angolo delle strade ed é ottimo con il formaggio fuso sopra!
Non abbiamo potuto visitare Mumbai come volevamo per via della pioggia. Consiglio: utilizzate uber! Costa tre volte meno rispetto ai taxi.

Consigliamo di Alloggiare nella zona di Bandra West! Noi abbiamo alloggiato al Sud, a Colaba , e da li si é parecchio distanti dalle principali attrazioni!
Da non perdere ( sotto consiglio di un ragazzo di Mumbai):

  • Haji ali dargah
  • Basilica of our Lady of the Mount

Consigli pratici per l’India e altri paesi in cui l’igiene scarseggia:

  • portatevi sempre una bottiglia d’acqua in più un camera per lavare i denti.
  • Quando comprate le bottiglie d’acqua assicuratevi che il tappi sia ben chiuso e che sulla parte inferiore non ci sia una bruciatura ( a volte bucano le bottiglie da sotto e le riempiono di acqua corrente spacciandole per acqua potabile !)
  • Cercate di mangiare sempre in pisti frequentati : se la gente locale torna in quei ristoranti, significa che sono buoni!!!

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Freelancer e reporter in Asia

Durante questo viaggio che durerà 8 mesi, attraversando moltissime località asiatiche, Federica & Lucien sono disponibili per realizzare immagini, video, recensioni su hotel/ristoranti/attività condividendole anche nei loro canali social e nel loro diario di viaggio Polarsteps.

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  • Scritto: Italiano, Inglese, Tedesco e Spagnolo

Lucien:

  • Parlato: Olandese, Tedesco, Spagnolo, Inglese e Italiano
  • Scritto: Olandese, Tedesco e Spagnolo

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