Castello d’If; la prigione…

Originariamente costruito come fortezza navale, nel 1516 Château d’If venne convertito in prigione per la città di Marsiglia e divenne famosa per essere stata la prigione di molti personaggi importanti.

I criminali comuni venivano imprigionati sulla terraferma, e nel Chateau d’If vennero incarcerati solo personaggi importanti, i famosi Marchesi, Chevalier e Comptes, così come molti protestanti o Huegenots.


CHÂTEAU D’IF

Le celle sono piccole, piene di spifferi e lugubri, l’unica vista guarda verso gli altri sfortunati prigionieri e verso un minuscolo cortile acciottolato, il suo pozzo e la scala di pietra. Le cellule sono tutt’altro che uniformi, salvo che per essere uniformemente cupe. Ognuna delle celle ha un suo aspetto lugubre, alcune con rientranze per dormire, o un camino; tutte dotate di anelli a muro per il fissaggio delle catene.

I detenuti venivano identificati da piccole insegne sbiadite apposte sulle porte senza finestre delle loro celle.

Un rinomato prigioniero molto conosciuto fu l’uomo nella maschera di ferro, Phillippe, fratello gemello del re Luigi XIV. La sua suite era in un angolo, una tomba di mattoni a volta con un piccolo camino, un tavolo e una sedia e nessuna speranza di fuga. Il suo destino fu successivamente reso popolare in un romanzo di Alexandre Dumas.

Dumas creò il suo personaggio immaginario, Edmund Dantes, il Conte di Montecristo, tenuto nella prigione del castello per cinque anni prima di una straziante fuga. Uno sfortunato ospite della prigione fu il capitano di una nave; imprigionato quando fu stabilito che la sua nave era responsabile di aver portato la peste a Marsiglia spazzando via metà della popolazione. Un altro nobile fu condannato a sei anni nel castello per non essersi tolto il cappello quando il Re passò.


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I prigionieri non potevano far altro che attendere la morte… spesso impazzendo per la loro solitutine. Una volta alla settimana potevano visitare la cappella a volta di Notre Dame de Passion. Lì ringraziavano Dio per essere ancora vivi.

La visita della prigione termina in un piccolo museo che si trova in una piccola fessura, attraverso la quale si dice che il conte di Montecristo sia fuggito.


Château d’IF

La App della prigione

Questa app, disponibile per smartphone e tablet , consente a giovani di visitare la prigione grazie a due corsi:

Con il corso “classico” scoprirai la storia e l’architettura del castello. Con il corso “Prison“, scopri il castello di If attraverso questi famosi prigionieri e i graffiti che molti prigionieri hanno lasciato sulle mura del castello.

L’app “Château d’If” è gratuita e disponibile su  Apple Store e Google Play.

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