Arquà Petrarca – Prima gita fuori porta dopo il lockdown

Dopo quasi 12 mesi durante i quali il vostro amico Navigatore (ovvero “io”), come da disposizione dei vari DPCM, ha evitato qualsiasi spostamento ed oggi, 06 febbraio 2021, dato che il DPCM attualmente in vogore lo consente, ho deciso di regalarmi una gita fuori porta e lo ha fatto trascorrendo questa giornata a visitare uno dei borghi più belli d’italia accompagnato dai miei più cari amici; “Arquà Petrarca!

Senza perdere altro tempo voglio iniziare subito a raccontarvi qualcosa di questo borgo…

Visitando l’incantevole cittadina con i suoi vicoli di Arquà Petrarca, non è difficile capire perché il grande poeta Petrarca abbia deciso di ritirarsi qui nella sua vecchiaia.

Oggi il borgo è uno dei posti più belli d’Italia e una tappa obbligata nel nord Italia e durante una vacanza in Veneto .

Arquà Petrarca è un caratteristico borgo medievale situato nel cuore dei Colli Euganei, ai piedi del Monte Piccolo e del Monte Ventolone. Il nome originario, Arquà, fu cambiato in Arquà Petrarca nel 1868 per rendere omaggio al Poeta che scelse il luogo come sua dimora negli ultimi anni della sua vita.

È probabile che Francesco Petrarca scoprì per la prima volta Arquà nel 1364 mentre si trovava alle Terme di Abano per guarire dalla scabbia.

Nella primavera del 1369 il Poeta si recò ad Arquà per curare i lavori di restauro del casolare dove si trasferì nel marzo 1370; inizia il suo “ Buen retiro ”, gli anni della pensione. Così veniva descritta Arquà al tempo del Petrarca in un documento conservato al Museo Civico di Padova: ” Vasti boschi di castagni, faggi, frassini, querce coprivano le pendici di Arquà, ma era soprattutto le viti, gli ulivi e i mandorli che ha contribuito a creare il suggestivo e tipico paesaggio di Arquà “.

La casa di Francesco Petrarca

La struttura originaria risale al XIII secolo e fu proprio il Petrarca a presiedere i lavori di restauro, a partire dal 1369 quando gli fu donata dal Signore di Padova Francesco il Vecchio da Carrara. La casa, composta da due corpi con un dislivello di tre metri e mezzo l’uno dall’altro, fu modificata dal Poeta che aprì alcune finestre sulla facciata e la trasformò in un unico alloggio con due unità abitative, riservando il piano rialzato dell’edificio (lato sinistro) come abitazione per sé e per la sua famiglia, mentre il lato destro del palazzo dove si trovava l’ingresso principale era occupato dai servizi e utilizzato dal personale domestico.

Il nobile padovano Pietro Paolo Valdezocco ne divenne proprietario nel Cinquecento. In questo periodo vennero realizzate la loggia in stile rinascimentale e la scala esterna, ma, soprattutto, le pareti erano dipinte a tempera rappresentate con scene ispirate al Libro dei Canti, ai Trionfi e all’Africa, tra le opere più importanti del poeta. L’ultimo proprietario, il cardinale Pietro Silvestri, lo donò al Comune di Padova nel 1875.

Attualmente è ancora conservato lo studio dove morì il poeta, con quella che sembra essere la sedia e la libreria originali. Da ricordare anche la nicchia dove è custodita la mummia della gatta che si dice fosse appartenuta al Poeta.

Il borgo di Arquà

Il borgo si articola attorno alla centralissima Piazza Roma, con alcuni sontuosi edifici quattrocenteschi e la Chiesa Arcipretale di Santa Maria e nel sagrato si trova un arco in marmo rosso di Verona eretto nel 1370 per custodire le spoglie di Francesco Petrarca. La strada principale, via Roma, conduce nella parte alta del paese; al termine di una lunga salita si giunge all’Oratorio della Santissima Trinità affiancato dal campanile e dalla Loggia dei Vicari, un tempo ornata dagli stemmi nobiliari dei nobili padovani che amministravano la zona per conto della Repubblica Serenissima.

Una vegetazione rigogliosa e pace che forse ricordava al poeta un’altra terra a lui tanto cara, la Toscana, così decise di stabilirsi nella casa che certamente si distingueva dalle altre poverissime dei contadini e degli artigiani locali. Si trattava infatti di capanne con perimetro in muratura o in legno, quasi sempre ricoperte di paglia, poche forse avevano già il caratteristico recinto in pietra, per proteggere l’intimità e contenere i terrazzi, con l’orto, il viridarium o brolo, e per fare da cornice dolce e utile. Nel XIV secolo le pendici del paese erano punteggiate principalmente da vigneti di prelibate uve bianche, garganica e schiava , ma anche moscata, palestra e marzemina.

Feste e manifestazioni tradizionali di Arquà Petrarca

Ogni anno ad Arquà Petrarca si svolge la tradizionale Sagra della Giuggiola, dedicata alla celebrazione del prodotto tipico locale: le giuggiole. Tra spettacoli musicali, balli, sbandieratori e sfilate all’ombra della casa di Francesco Petrarca e della sua tomba, i visitatori possono immergersi nell’atmosfera medievale tanto amata dal Poeta. Altri eventi ad Arquà Petrarca: Sagra dell’Olio di Novello, Primavera in Borgo, Sipari al Villaggio, Concerti a Villa Centanin, Arquà Petrarca riscopre la Lavanda.

L’enoteca di Arquà

Per un pasto veloce, per un pranzo in pieno relax o per una cena romantica non si può non fare tappa alla Enoteca di Arquà.

Conosciutissima in tutto il Veneto, e non solo, questa enoteca oltre ad offrire piatti tipici cucinati a regola d’arte offre al visitatore la possibilità di acquistare dei prodotti tipici unici tra i quali:

  • Giuggiole e Grappa Veneta
  • Confetture e Miele dei Colli Euganei
  • Sott’Olio e Sott’Aceti
  • Affettati Artigianali
  • Brodo di Giuggiole
  • Grappa Tipica
  • Spritz Euganeo
  • etc etc

Un amico mi aveva detto “Fermati a pranzare all’Enoteca di Arcquà perchè si mangia benissimo” beh, aveva ragione ma si è dimenticato di dirmi un elemento fondamentale… il personale è davvero molto cortese e simpatico…. un mix di qualità che di questi tempi è difficile trovare…

Vi consiglio quindi di fermarvi in questa enoteca, sono certo che anche voi resterete colpiti per la bontà, le delizie e leccellente ospitalità!

Prima di oggi non mi ero lai fermato a pranzare all’enoteca di Arcqui… sia io che i miei amici ci siamo sentiti fin da subito accolti in famiglia… una bellissima sensazione!

Rapporto qualità prezzo: 8,5 (pranzo con calice di vino e caffè € 20 a persona)

L’Enoteca di Arquà: www.lenotecadiarqua.it

Un consiglio: che tu venga da un altro paese, da un’altra regione, da un’altra città o se sei anche tu come me di Padova devi assolutamente far tappa ad Arquà Petrarca, uno dei borghi più belle d’italia!