Cactus, Crassula ovata, aloe vera: cosa hanno in comune queste piante? Sono tutte piante grasse o, per essere un po’ più tecnici, sono piante succulente. Gli organismi vegetali appartenenti a questa tipologia sono davvero molto belli e dalle forme particolari: basti pensare al cactus e alle sue spine. Ciò che le rende ancora più amate da tutti, però, è altro.
Le piante grasse, infatti, sono molto popolari per la loro immane resistenza: quest’ultima sia riversa sia nei confronti delle temperature ambientali, delle condizioni climatiche e, soprattutto, sull’irrigazione. Innaffiare le piante è cruciale per la maggior parte delle piante, ma nel caso di quelle grasse esiste un modo perfetto da seguire:
Piante grasse: ecco come si irrigano
La capacità delle piante grasse di riuscire a far fronte perfettamente anche a lunghi periodi di siccità è dovuta ad una loro particolare caratteristica. Queste piante, infatti, tendono ad accumulare e a preservare l’acqua all’interno delle loro foglie, creandosi una riserva; anche per questo motivo gli è stato dato l’appellativo di “succulente“.
Infatti, il modo corretto di irrigare le piante grasse bypassa le foglie, in quanto bagnarle le predisporrebbe alla formazione di malattie fungine. L’irrigazione, in questo caso, si deve effettuare solo alla base della pianta, tenendo il terreno abbastanza umido ma mai troppo zuppo per evitare l’asfissia delle radici, causa di morte della pianta.
Consigli aggiuntivi sull’irrigazione delle piante grasse:
Qualora si ritenesse necessario che anche le foglie ricevano un po’ d’acqua, allora il nostro consiglio è di nebulizzarne direttamente al di sopra una piccola quantità una tantum. Inoltre, è bene notare che le tempistiche di irrigazione non sono ben definite, sarà sufficiente farlo solo quando il terreno apparirà secco. Quindi, ricorda di:
- Bagnare solo il terreno alla base della pianta;
- Nebulizzare acqua sulle foglie solo se necessario;
- Irrigare solo quando il terreno si mostra secco;
La stile di vita prediletto dalle piante grasse resta coerente sotto diversi molteplici aspetti: infatti, anche il terreno in cui vengono piante non deve essere poi così tanto drenante. Anzi, è meglio un terreno più compatto, in modo che riesca a trattenere l’acqua più a lungo, riducendo a sua volta la necessità di ricevere altra acqua.
Queste piante riescono veramente a resistere bene alla maggior parte delle situazioni. Tuttavia, non sono esenti dalle infestazioni parassitarie, specie quelle causate dagli afidi. Dunque, ogni tanto (magari facendovi consigliare da un esperto), l’ideale sarebbe irrigare con una miscela di acqua e fertilizzante. Ovviamente, controlla a che visivamente che non ci sia alcuna infestazione in corso!